Questo nuovo processo permetterà una riduzione di emissione gas serra fino al 35% ed aumenterà l’efficienza fino al 70%. Inoltre, questi reattori sono progettati per impianti di produzione considerevolmente più piccoli e più sicuri, con una conseguente riduzione dei costi di investimento (CAPEX) del 50% e dei costi operativi (OPEX) dell’80%.
Il nuovo concetto di reattore verrà applicato in quattro diversi settori dove vengono coinvolte varie reazioni chimiche e testato in impianti industriali: l’idroformilazione per specialty chemicals, produzione di idrogeno per trasporto ed elettricità, deidrogenazione del propano (PDH) per grandi volumi di prodotti chimici e scissione biocatalitica di olii vegetali per la produzione biotecnologica.
Il consorzio del progetto coinvolge partner con competenze di alto livello in settori quali catalisi, membrane, vettori, reattori, ingegneria, modellizzazione, nonché la prospettiva degli utenti finali. “È fondamentale pensare oltre i confini della chimica, condividere conoscenze e sfruttare le sinergie. Un’azienda non potrebbe mai raggiungere questo obiettivo da sola. Il nostro consorzio riunisce il know-how essenziale per la svolta desiderata nella sintesi catalitica”, afferma Marc Oliver Kristen, responsabile dell’Innovation Agency di Evonik e Project Manager di MACBETH.
Come partner di MACBETH, PNO supporta il consorzio con la sua esperienza: i) nella mappatura e analisi degli stakeholders; ii) business planning e analisi degli scenari di mercato; iii) technology intelligence; iv) attività e planning dell’exploitation di progetto; v) dissemination e communication e vi) networking
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