Next Generation EU
Le conseguenze economiche della pandemia hanno spinto l’UE a formulare una risposta coordinata per aiutare gli Stati Membri attraverso il programma Next Generation EU (NGEU) spesso definito «Recovery Fund», con una dotazione di oltre 800 miliardi di euro.
Il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF), è il fulcro di NextGenerationEU e mette a disposizione 723,8 miliardi di euro di prestiti e sovvenzioni per sostenere le riforme e gli investimenti effettuati dagli Stati membri presentati attraverso dei Piani.
NextGenerationEU assegna anche ulteriori finanziamenti ad altri programmi o fondi europei quali Horizon Europe, InvestEU, il Fondo per lo sviluppo rurale o il Fondo per una transizione giusta, oltre allo strumento Assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa (REACT-EU) che comprende 50,6 miliardi di euro di finanziamenti aggiuntivi per il periodo 2014-2020 sul Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE) e sul Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD).
Il PNRR Italia Domani
Il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) Italia Domani è il documento strategico che il Governo italiano ha predisposto per accedere ai fondi di Next generation EU. L’Unione europea ha stanziato 191,5 mld di euro per il PNRR italiano grazie a sovvenzioni e prestiti dell’RRF. L’Italia, a conferma dell’impegno concreto per la ripartenza, integra l’importo con 30,6 mld di euro attraverso il Piano Complementare, finanziato direttamente dallo Stato, per un totale di 222,1 mld. Su queste risorse sono finanziati gli interventi del Piano nazionale per gli investimenti complementari e tutti gli interventi previsti saranno realizzati entro 5 anni.
Il Regolamento RRF enuncia le sei grandi aree di intervento (pilastri) sui quali i PNRR si devono focalizzare:
- Transizione verde
- Trasformazione digitale
- Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva
- Coesione sociale e territoriale
- Salute e resilienza economica, sociale e istituzionale
- Politiche per le nuove generazioni, l’infanzia e i giovani
Inoltre, il Regolamento impone che un minimo del 37% della spesa per investimenti e riforme debba sostenere gli obiettivi climatici ed almeno il 20% debba essere dedicata alla transazione digitale.
Il Piano si sviluppa intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo:
- Transizione digitale,
- Transizione ecologica,
- Inclusione sociale e riequilibrio territoriale (Mezzogiorno)
Il PNRR si organizza poi lungo sei missioni:
1.Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura, (49,2 miliardi)
2.Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica (68,6 miliardi)
3.Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile (31,4 miliardi)
4.Istruzione e Ricerca (31,9 miliardi)
5.Inclusione e Coesione (22,4 miliardi)
6.Salute (18.5 miliardi)
Le Missioni si articolano in Componenti, aree di intervento che affrontano sfide specifiche, composte a loro volta da Investimenti e Riforme.
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